RENZO BELLANDI, PRESIDENTE DELLA FIEPET CONFESERCENTI PRATO: “DECISIONE CHE ACCOGLIE LE NOSTRE RICHIESTE”

Confesercenti Prato plaude al Comune di Prato, “La scelta di dare un importante segnale sostenendo le imprese maggiormente colpite dagli effetti economici di questa pandemia, è un segnale di ripartenza e di speranza e pertanto non possiamo che ringraziare l’amministrazione comunale per aver fatto questa apprezzabile scelta”, commenta il Presidente Stefano Bonfanti.

Così come sottolineato da Renzo Bellandi, Presidente Fiepet Confesercenti Prato: “Noi lo abbiamo sempre sostenuto, la Tari si poteva e si doveva ridurre in questa fase drammatica di pandemia, rimodulando le tariffe per alcune categorie commerciali che più di altre hanno subito le restrizioni. Siamo davvero soddisfatti, quindi, che il Comune di Prato abbia accolto le nostre richieste. Le bollette dei rifiuti per il secondo semestre 2021 che stanno arrivando in questi giorni sono a zero. In questi mesi abbiamo fatto pressioni con tutte le amministrazioni comunali affinché si uscisse dalla logica che la Tari dovendo coprire i costi del servizio, comunque, non poteva essere ridotta se non in una piccola percentuale sulla quota variabile. Diamo atto all’amministrazione comunale di Prato, al Sindaco Biffoni ed all’Assessore Squittieri, di aver compreso le difficoltà di alcune specifiche categorie commerciali predisponendo questa manovra davvero innovativa”.

E il Presidente Stefano Bonfanti aggiunge: “Uno sgravio che diventa una sorta di ulteriore contributo indiretto, di ristoro, che sicuramente farà bene alle imprese, soprattutto le più piccole, le più colpite. Non tutti potranno godere di questa misura che funziona come una sorta di mutua tra imprenditori, ovvero chi ha potuto stare aperto deve aiutare le altre imprese commerciali e l’economia cittadina a ripartire. Le bollette Tari a zero per alcune categorie sono un bel segnale e così Prato potrà continuare ad essere una città commercialmente importante. Ed a noi, ancora una volta, piace ricordarlo, dove vive il commercio, vivono le città”.