LA RIFLESSIONE DI ASCANIO MARRADI DIRETTORE DI CONFESERCENTI PRATO “PRIMO WEEKEND COL GREEN PASS SUI LUOGHI DI LAVORO, NIENTE INTOPPI. TANTO TUONO’ CHE NON PIOVVE”

L’associazione di via Pomeria sintetizza così l’esordio nel territorio pratese della nuova normativa

Confesercenti Prato, nel corso della giornata di lunedì, ha effettuato una indagine interna tra i propri iscritti che ha preso come campione aziende commerciali di qualunque settore merceologico. Alla domanda se l’imprenditore nella propria azienda avesse avuto problemi il 92,5% ha risposto di no mentre il 7,5% ha risposto di sì.

Alla domanda se nella azienda ci fossero lavoratori sprovvisti di green pass il 93% ha risposto di no e solo il 7% ha registrato lavoratori senza green pass. Alla domanda se nel caso in cui in azienda ci fossero lavoratori sprovvisti di green pass il datore di lavoro avrebbe proceduto ad una sostituzione temporanea il 61% ha risposto negativamente mentre il 39% ha dichiarato che avrebbe provveduto alle sostituzioni.

Infine il 70% degli intervistati ha espresso un giudizio positivo sulla normativa che regola il green pass mentre il 30% ha dichiarato il proprio giudizio negativo. Tutto bene quindi? Non proprio. Anzi. “Se è vero che nel commercio il green pass incide in maniera quasi irrilevante sulla disponibilità di dipendenti e collaboratori – commenta Ascanio Marradi, direttore Confesercenti Prato – è altrettanto vero che la nuova norma rappresenta comunque un appesantimento burocratico per la gestione delle nostre imprese e oltretutto nel nostro mondo molti operatori temono che il green pass possa avere conseguenze sul funzionamento della logistica e di conseguenza su disponibilità e costi delle forniture. Comunque siamo consapevoli che se non si raggiunge il livello massimo delle vaccinazioni – conclude Marradi – ci saranno conseguenze negative per tutto il mondo della piccola impresa commerciale. Sia chiaro a tutti: la Confesercenti di Prato è a favore della campagna di vaccinazione e riteniamo utile in generale l’uso del Green pass che sta diventando una sorta di passepartout per scongiurare la chiusura della attività commerciali”.

CORONAVIRUS: ASSOVIAGGI LANCIA UN SONDAGGIO SUGLI EFFETTI SUL TURISMO

CORONAVIRUS, ASSOVIAGGI LANCIA UN SONDAGGIO SUGLI EFFETTI SUL TURISMO. OBIETTIVO PORTARE AL GOVERNO LE ISTANZE DELLE AGENZIE DI VIAGGIO

Per contrastare le ripercussioni del Coronavirus sul turismo, Assoviaggi Confesercenti ha lanciato sui propri canali social un sondaggio rivolto alle agenzie di viaggio. Obiettivo dell’Associazione di categoria è ottenere una stima dei danni subiti dagli operatori e riportare le istanze del settore al Governo.

“L’emergenza Coronavirus – spiega Gianni Rebecchi, presidente di Assoviaggi – rischia di costare al turismo, secondo le stime fornite da CST, almeno 1,6 miliardi di euro e oltre 13 milioni di presenze. L’agente di viaggio è una delle categorie più colpite, nonché la prima figura professionale al quale si rivolge il viaggiatore che decide di posticipare, modificare o annullare una partenza”.

“Per questo motivo – continua Rebecchi – abbiamo deciso di interrogare direttamente gli Agenti di viaggio ed ottenere una fotografia più precisa e puntuale della situazione e formulare delle proposte concrete al Governo, al fine di sostenere fattivamente la categoria in questo momento di crisi”.

Assoviaggi ha lanciato il sondaggio sulla propria pagina Facebook ed è disponibile al link <https://bit.ly/2woPyMl>.

RISULTATI DEL SONDAGGIO CONFESERCENTI

SondaggioLe domande del sondaggio a cui Vi invitammo a rispondere, avevano un unico scopo che era quello di mettere in luce la percezione di temi avvertiti come più importanti dalla categoria. Il sondaggio non ha, ovviamente,  nessun valore scientifico né nessuna pretesa politica. Le domande effettuate  erano molto aperte e si poteva indicare anche più risposte. Ovviamente, non ci sono domande specifiche per le varie zone della città e quindi non vi è un’indicazione di problemi particolari di quella o l’altra zona.

I temi e le risposte che emergono con più importanza sono:

1) L’esigenza espressa di una maggiore e più diffusa presenza di uffici pubblici;

 2) La richiesta di una maggiore presenza dei Vigili Urbani nelle strade della città, sia per il controllo del traffico , che per la sicurezza urbana;

3) La bassissima percentuale dell’abusivismo commerciale segnalato;

 4) La richiesta di forme di agevolazioni per l’apertura di nuovi negozi. Del resto, “meglio un potenziale concorrente che una saracinesca abbassata”;

 5) L’assenza nel territorio di riferimenti  di rappresentanti del comune a cui potersi rivolgere circa i problemi del territorio.

QUESTE OSSERVAZIONI ED ESIGENZE SARANNO SOTTOPOSTE ALL’ATTENZIONE DEI CANDIDATI, INSIEME AL DOCUMENTO REDATTO DA RETE IMPRESE PRATO, IN OCCASIONE DEGLI INCONTRI CHE CONFESERCENTI EFFETTUERA’ DURANTE LA CAMPAGNA ELETTORALE.