LA NASCITA DELL’INDUSTRIA TESSILE A PRATO: DAL CAVALCIOTTO DI SANTA LUCIA ALLA GUALCHIERA DI COIANO SULLE ORME DI CURZIO MALAPARTE

DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

Appuntamento di “Appunti di Viaggio: racconti di Toscana tra Cultura e Cibo” organizzato da Confesercenti Prato nell’ambito del progetto di Vetrina Toscana, la rete regionale che promuove ristoranti, botteghe e produttori.

Domenica 2 Ottobre 2022. L’itinerario è un omaggio all’elemento che ha rappresentato il vero motore per la nascita dell’industria pratese: l’acqua. Partiti dal Cavalciotto di Santa Lucia, uno dei monumenti più rappresentativi della Prato laniera, attraverso un trekking urbano tra antichi mulini, esempi di rigenerazione urbana (ex lanificio degli Abatoni), orti e giardini, scopriremo l’andamento misterioso della più grande gora pratese, il Gorone, fino a raggiungere uno dei gioielli dell’archeologia industriale tessile cittadina, la Gualchiera di Coiano. Una passeggiata che prende le mosse dalla presa del Cavalciotto sul Bisenzio, da cui si diparte lo straordinario sistema delle gore, nate nell’XI secolo, lungo le quali si snodavano oltre 50 mulini e gualchiere. Visiteremo l’interno del Casone dei Calloni ove sono ubicati ancora gli ingranaggi per manovrare le chiuse. Passati da alcuni punti dove sorgevano mulini che attingevano acqua dal Gorone, quali il mulino della Strisciola e quello degli Abatoni, per giungere infine alla Gualchiera di Coiano, di origine medievale, legata all’industria della lana, che mantiene ancora all’interno la struttura del processo produttivo comprensivo di macchine, pulegge e altri strumenti di lavorazione. La Gualchiera è attualmente oggetto di un lavoro di Una passeggiata che prende le mosse dalla presa del Cavalciotto sul Bisenzio, da cui si diparte lo straordinario sistema delle gore, nate nell’XI secolo, lungo le quali si snodavano oltre 50 mulini e gualchiere. Abbiamo visitato l’interno del Casone dei Calloni ove sono ubicati ancora gli ingranaggi per manovrare le chiuse. Siamo passati da alcuni punti dove sorgevano mulini che attingevano acqua dal Gorone, quali il mulino della Strisciola e quello degli Abatoni, per giungere infine alla Gualchiera di Coiano, di origine medievale, legata all’industria della lana, che mantiene ancora all’interno la struttura del processo produttivo comprensivo di macchine, pulegge e altri strumenti di lavorazione. La Gualchiera è attualmente oggetto di un lavoro di restauro che ne ha recuperato molte parti originarie.

Passeggiata a cura dell’Associazione FareArte di Prato. Durata passeggiata: 2 ore

PROGRAMMA:

Ritrovo ore 10.00 presso la Gualchiera (Via Gualchiera, 33)
Passeggiata dalla Gualchiera al Cavalciotto durata circa 2 ore
Pranzo presso Osteria Le Cento Buche (Via degli Abatoni, 9/7, Prato)

MENU’:

Prosecco di benvenuto con entrée

Primo: Pacchero di Gragnano con ragù di anatra agrumi e salvia fritta

Secondo: Pancetta di maialino da latte in porchetta cotto a bassa temperatura ripieno di salsiccia fichi e semi di finocchio purè di zucca e cavolo viola in citronette

Dessert: Mousse di cheesecake alla vaniglia con crumble alle mandorle e jeleè di lamponi

Acqua , Vino Az. Virginiolo “Chianti” , caffè

COSTO EVENTO:

30,00 € a persona tutto incluso, da versare al momento della prenotazione

DA CHIOSTRO A CHIOSTRO: ASSAPORA LE ECCELLENZE DI PRATO

Lunedì 4 e Martedì 5 Luglio

vieni ad assaporare le eccellenze di Prato in due luoghi aperti, unici e suggestivi

I ristoratori e i maestri pasticceri di Prato ti aspettano al Chiostro di San Domenico e al Chiostro del Duomo con il meglio dell’enogastronomia locale

CHIOSTRO DI SAN DOMENICO
(Piazza San Domenico – Prato)

le proposte degli chef di

CALAMAI CATERING RICEVIMENTI

G…I DOC RISTOBISTRÒ

IL FIENILE

INTERLUDIO IL RISTORANTE

LE GARAGE BISTROT

MAG56

MEGABONO

OSTERIA LE 100 BUCHE

SAPORÈ PRATO

CHIOSTRO DEL DUOMO
(Piazza del Duomo – Prato)

i dessert dei pasticceri pratesi di

PASTICCERIA GUASTINI

PASTICCERIA MANNORI

PASTICCERIA NUOVO MONDO

PASTICCERA PERUZZI

Ad accompagnare le serate ci sarà musica live jazz nel Chiostro di San Domenico e Dj set nel Chiostro del Duomo

INGRESSO LIBERO
Consumazioni acquistabili tramite token la sera dell’evento, su Ticketone.it, presso la sede di Fonderia Cultart (Via San Giovanni 9 Prato) oppure presso la nostra sede (Via Pomeria 71/B Prato) fino a venerdì 1 luglio nei seguenti orari:
Lunedì: 08. 30 – 12.30/ 14.00 – 17.30
Martedì: 08. 30 – 12.30/ 14.00 – 17.30
Mercoledì: 08. 30 – 12.30/ 14.00 – 17.30
Giovedì: 08. 30 – 12.30/ 14.00 – 17.30
Venerdì: 08.30 – 12.30

E’ possibile acquistare sia piatti singoli (antipasti, primi, secondi, dolci, bevute) al prezzo indicato nel menù oppure pacchetti

il menù:

Per informazioni:
CONFESERCENTI PRATO
Via Pomeria 71/B – Tel. 0574 40291

FONDO PERDUTO HORECA DOMANDE DAL 9 AL 23 GIUGNO

Per imprese del wedding, intrattenimento e cerimonie, hotellerie restaurant e catering

L’8 giugno 2022 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il Provvedimento con le modalità e i termini di presentazione dell’istanza per il riconoscimento del contributo a favore delle imprese dei settori wedding, intrattenimento e organizzazione di cerimonie, HO.RE.CA, in attuazione del DM 30 dicembre 2021.

 Le richieste possono essere inviate da Giovedì 9 giugno 2022 fino al 23 giugno 2022, utilizzando i canali telematici dell’Agenzia o il servizio web disponibile nell’area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi” del sito internet dell’Agenzia, direttamente dal richiedente o tramite un intermediario incaricato.

I nostri uffici sono a disposizione per maggiori informazioni. Tel. 0574 40291

I nostri associati con servizi verranno contattati direttamente dai propri consulenti qual’ora rientrino nei requisiti previsti.

I GIOIELLI DEL MONTALBANO: ARTIMINO IL BORGO MEDIEVALE, IL MUSEO ARCHEOLOGICO

DOMENICA 12 GIUGNO 2022

Appuntamento di “Appunti di Viaggio: racconti di Toscana tra Cultura e Cibo” organizzato da Confesercenti Prato nell’ambito del progetto di Vetrina Toscana, la rete regionale che promuove ristoranti, botteghe e produttori.

Una passeggiata tra storia, archeologia e natura, Artimino, un borgo medievale murato posto in cima a un colle del Montalbano, conosciuto per le numerose testimonianze archeologiche, storiche e artistiche che accoglie, ma soprattutto per la presenza di una delle più importanti Ville medicee che punteggiano la Toscana, la storica villa medicea La Ferdinanda detta “dai cento camini”.

Partiti dal Museo Archeologico di Artimino “Francesco Nicosia”, illustrando la storia del centro etrusco di Artimino e del suo territorio attraverso i reperti rinvenuti nel corso di cinquant’anni di ricerche.

E’ stata visitata la pieve di San Leonardo, di stile romanico lombardo, che ha mantenuto nei secoli il suo aspetto medievale, in particolare nelle tre absidi semicircolari, abbiamo proseguito con una bella passeggiata lungo il viale alberato che porta alla Villa medicea fino ad arrivare al cuore del borgo, passando la porta turrita, passeggiato lungo il borgo medievale e termineremo nella famosa terrazza del borgo ammirando i tramonto.
Cena presso lo storico Circolo Da Mario ad Artimino, con prodotti del territorio toscano, vino e vinsanto di artimino.

PROGRAMMA

ORE     16.30         ritrovo presso la porta turrita del Borgo di Artimino
È possibile posteggiare le macchine nel parcheggio libero adiacente La Delfina

ORE     20.00        cena presso Circolo Da Mario ad Artimino

ITINERARIO:

  • Una passeggiata immersa tra storia, archeologia e natura
  • Visita Museo Archeologico di Artimino “Francesco Nicosia”
  • Visita della pieve di San Leonardo
  • Villa Medicea La Ferdinanda, cenni storici
  • Visita alla scoperta del borgo medievale di Artimino
  • Cena Da Mario ad Artimino

MENU

Taglieri con affettati, formaggi, crostini e sottoli toscani (ogni 4 persone)
Pizza a teglia 
Acqua 
Vino Cento Camini, Tenuta di Artimino (ogni 4 persone)
Cantucci e vin santo di Artimino
Caffè

COSTO EVENTO

Costo evento 25€
Comprende visita guidata, entrata al museo e cena


REGALO DI…VINO: SCEGLI UNA DATA E IL RISTORANTE… AL VINO CI PENSIAMO NOI!

Dal 22 Marzo all’8 Aprile, grazie all’iniziativa “Regali di… vino”*, organizzata da Confesercenti Prato e Confesercenti Pistoia, hai la possibilità di cenare in uno dei ristoranti proposti e ricevere in regalo una bottiglia di vino!

Clicca sull’immagine di seguito per scoprire tutte le date delle serate e i ristoranti aderenti:

E’ consigliata la prenotazione

CONFESERCENTI PRATO, OMICRON AFFONDA IL COMMERCIO E I PUBBLICI ESERCIZI

Ristoranti, bar, pizzerie e hotel: il settore di nuovo nel baratro e in lockdown indotto

Stefano Bonfanti e Renzo Bellandi: “Stiamo vivendo un lockdown di fatto, urgente intervenire”

La pandemia è la “nuova (a)normalità” da ormai due anni, “Ma ancora – commentano Stefano Bonfanti e Renzo Bellandi rispettivamente Presidente Provinciale e Presidente della FIEPET (bar e ristoranti) della CONFESERCENTI di Prato – sa coglierci impreparati”. Che l’elevato numero di contagi da Covid-19, con le conseguenti quarantene dei positivi e dei contatti stretti di questi ultimi, sarebbe potuto diventare un problema per il comparto economico del Paese era già stato ipotizzato alla fine di dicembre. La situazione che stiamo vivendo in queste settimane sembra esserne la conferma.

“Gli ultimi due anni ci hanno messi in dura crisi, abbiamo vissuto un’estate importante e si è visto il sorriso tornare sul viso degli imprenditori che faticano tutti i giorni per tenere aperte le attività – continua il Presidente Bonfanti – ma quello che sta succedendo ci fa tornare in una situazione drammatica, non bastano due o tre mesi a salvare un’azienda dopo due anni con pochi aiuti”.

Nell’ultimo mese, le prospettive delle imprese del turismo, del commercio e dei pubblici esercizi sono radicalmente mutate a causa del Covid. E se l’autunno era stato caratterizzato da una graduale ripresa, anche se lenta e faticosa, l’arrivo dell’inverno ha purtroppo segnato una netta inversione di tendenza negativa: tra paura, smartworking e restrizioni, l’aumento dei contagi ha portato ad un lockdown di fatto, anche se mai dichiarato, che ha affondato i fatturati delle attività dei tre settori.

“C’è il rischio oggettivo che tante imprese si trovino nell’impossibilità di organizzare il proprio lavoro”, commenta Bellandi. Nelle prime fasi della pandemia “C’erano condizioni più drastiche: o si teneva chiuso, o si teneva aperto. Adesso invece la situazione è anomala. È possibile tenere aperta l’attività e bisogna fare più cose per quanto riguarda la sicurezza, ma c’è una diffusione dei contagi molto più ampia, con tantissimi asintomatici, che comunque non possono andare a lavoro, e con una grande richiesta di fare i tamponi. Chi è in grado di turnare il personale e può ragionare su numeri diversi, sarà meno in difficoltà. Ma c’è chi può trovarsi in condizioni complicate”

“La speranza è quella di poter tornare a lavorare in tranquillità e si spera che sia l’ultimo inverno di pandemia – aggiunge Bellandi, responsabile cittadino dei bar e ristoranti della Confesercenti di Prato – abbiamo bisogno di vivere e lavorare senza dimenticare che le economie che abbiamo fatto in questi anni ci sono servite per pagare affitti e stipendi, ma non abbiamo potuto investire. Speriamo di poter uscire da questa situazione”.

“Noi abbiamo sottolineato più volte – sottolinea il Presidente Bonfanti – le difficoltà che riguardano le imprese del settore del commercio, del turismo e dei servizi, in particolare quelle meno strutturate, dove la sostituzione del personale è difficile. Penso a imprese che hanno meno di 10-15 dipendenti o del settore della ristorazione: se si ammalano il cuoco o gli addetti alla cucina, ad esempio, diventa un problema poterli rimpiazzare. Si rende necessario provvedere immediatamente ad una ulteriore proroga degli ammortizzatori con causale Covid e del blocco dei licenziamenti, per evitare che nei primi mesi dell’anno esploda una crisi occupazionale che, sinora, si è riusciti ad evitare”.

“La cassa integrazione Covid è terminata il 31 dicembre scorso e ancora il Governo non è chiaro su chi e come potrà sperare in un suo rifinanziamento. Ma il terziario non è figlio di un dio minore, così come non lo sono i suoi lavoratori – sottolineano Bonfanti e Bellandi – la chiusura di una fabbrica con centinaia di operai, fa giustamente notizia e provoca reazioni sdegnate. Vorremmo che lo stesso sdegno nascesse di fronte al pericolo che centinaia e centinaia di dipendenti di piccole aziende di turismo e commercio, perdano il posto”.

“Come Confesercenti abbiamo chiesto al Governo e al Ministro del Lavoro che vengano create le condizioni per poter sostituire in termini più brevi chi è impossibilitato a lavorare, così come abbiamo sollecitato la reintroduzione della cassa straordinaria Covid-19, perché ci sono attività che non sono ancora in condizione di poter operare.

C’è bisogno – conclude Bonfanti – di interventi straordinari per evitare che l’unica prospettiva sia lasciare a casa le persone. Il governo si è già impegnato e ha annunciato uno stanziamento di 2 miliardi che dovrebbe andare a coprire questa fattispecie. Ci auguriamo che il provvedimento venga adottato quanto prima”.

TUTTE LE REGOLE DEL NUOVO DECRETO FESTIVITA’

Giovedì 23 dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto che introduce divieti e restrizioni per il Capodanno e nuove regole per il green pass. Sono 10 gli articoli che compongono il testo del decreto legge “Festività”, contenente nuove misure per contenere il contagio da Covid. Ecco tutte le misure:

Green Pass

Dal 1° febbraio 2022 la durata del green pass vaccinale è ridotta da 9 a 6 mesi.  Inoltre, con ordinanza del Ministro della salute, il periodo minimo per la somministrazione della terza dose sarà ridotto da 5 a 4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario.

Mascherine

  • obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto e anche in zona bianca;
  • obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 in occasione di spettacoli aperti al pubblico che si svolgono all’aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all’aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso;
  • obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 su tutti i mezzi di trasporto.

Ristoranti e locali al chiuso

Fino alla cessazione dello stato di emergenza, si prevede l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato alla ristorazione per il consumo anche al banco. 

Eventi, feste, discoteche

Inoltre, è stato stabilito che fino al 31 gennaio 2022

  • sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto;
  • saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati.

Ingressi di visitatori in strutture socio-sanitarie e Rsa

È possibile entrare per far visita alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice solo ai soggetti muniti di Green Pass rafforzato e tampone negativo oppure vaccinazione con terza dose.

Estensione del Green Pass

Estensione dell’obbligo di Green Pass ai corsi di formazione privati svolti in presenza.

Estensione del Green Pass

Estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato a:

  • al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra;
  • musei e mostre;
  • al chiuso per i centri benessere;
  • centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche);
  • parchi tematici e di divertimento;
  • al chiuso per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia);
  • sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.

CONTROLLI CON TAMPONI IN AEROPORTI E FRONTIERE

Per contenere il Covid “gli uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera” effettuano, anche a campione, presso gli scali aeroportuali, marittimi e terrestri, test antigenici o molecolari dei viaggiatori che fanno ingresso in Italia. Lo prevede il decreto per le festività. In caso di esito positivo al viaggiatore “si applica la misura dell’isolamento fiduciario per un periodo di dieci giorni”

Ecco la posizione di Confesercenti:

A poche ore dall’annuncio del DPCM contenente le nuove restrizioni anti-Covid, l’iniziale incertezza generata dalla quarta ondata si è trasformata nel nostro Paese in un cambio di programma per le feste da parte degli italiani: in Toscana fino al 50% delle prenotazioni effettuate nei ristoranti per le festività – in particolare per la Vigilia ed il pranzo di Natale – sono state cancellate. A rischio anche le prenotazioni legate all’ultimo dell’anno. A dichiararlo è Confesercenti Toscana a seguito di un confronto con i referenti territoriali.

“Il quadro che emerge è preoccupante. La stretta degli altri Paesi europei, con nuove restrizioni introdotte per contenere l’emergenza sanitaria in corso e limitare il circolare delle nuove varianti, aveva già portato ad un crollo di presenze nel settore turistico – afferma Nico Gronchi, presidente Confesercenti Toscana -. Questo ha creato un ‘effetto valanga’ in Italia, alimentando paura e preoccupazione per l’aumento dei contagi”.

“Siamo pronti a recepire qualsiasi nuova regola inserita nel nuovo DPCM, dall’uso delle mascherine all’aperto al richiamo del vaccino al quarto mese dopo la seconda somministrazione, oltre che l’estensione del super green pass a tutte le categorie di lavoratori – aggiunge Gronchi -, ma riteniamo necessario che gli strumenti a sostegno delle imprese vengano prorogati per tutta la durata dello stato di emergenza, soprattutto per quelle realtà come i ristoranti che rischiano una nuova stangata nonostante siano luoghi sicuri in cui non solo viene verificato il green pass, ma dove sono garantite tutte le misure di sicurezza”.

LINEE GUIDA PER LA RIPRESA DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE E SOCIALI. MISURE DI PREVENZIONE PER I SERVIZI DI RISTORAZIONE

Tra cui bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pasticcerie, catering ecc.

Con l’ordinanza del Ministro della Salute del 29 maggio 2021 (clicca qui per visualizzare) sono state recepite le nuove linee guida della Conferenza Regioni e Provincie del 28 maggio 2021 (clicca qui per visualizzare), di cui qui di seguito segnaliamo le principali indicazioni che gli esercizi di somministrazione devono seguire:

Informazione

Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare,  comprensibile anche per clienti di altra nazionalità.

Temperatura corporea

Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura >37,5 °C.

Prodotti Igienizzanti

Rendere obbligatoriamente disponibili prodotti per l’igienizzazione delle mani per i clienti e per il personale anche in più punti del locale, in particolare all’entrata e in prossimità dei servizi igienici, che dovranno essere puliti più volte al giorno. 

Misure anti-assembramento

Adottare misure al fine di evitare assembramenti al di fuori del locale e delle sue pertinenze.

Contingentamento degli ingressi

Definire il numero massimo di presenze contemporanee in relazione ai volumi di spazio e ai ricambi d’aria ed alla possibilità di creare aggregazioni in tutto il percorso di entrata, presenza e uscita.

Negli esercizi che somministrano pasti, raccomandare l’accesso tramite prenotazione e mantenere l’elenco dei soggetti che hanno prenotato per un periodo di 14 giorni. E’ comunque consentito l’accesso, anche in assenza di prenotazioni, qualora gli spazi lo consentano, nel rispetto delle misure di prevenzione previste. In tali attività non possono essere continuativamente presenti all’interno del locale più clienti di quanti siano posti a sedere.

Negli esercizi che non dispongono di posti a sedere, consentire l’ingresso ad un numero limitato di clienti per volta, in base alle caratteristiche dei singoli locali, in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio).

Disposizione dei tavoli

Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione, avendo cura che le stesse non ostacolino il ricambio d’aria.

Consumazione al Banco

– per la consumazione al banco assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale.

Norme comportamentali clienti

I clienti dovranno indossare la mascherina a protezione delle vie respiratorie in ogni occasione in cui non sono seduti al tavoli.

Menù

Favorire la consultazione online del menu tramite soluzioni digitali, oppure predisporre menu in stampa plastificata, e quindi disinfettabile dopo l’uso, oppure cartacei a perdere.

Attività di sanificazione e Ricambio Aria

Al termine di ogni servizio al tavolo, assicurare pulizia e disinfezione delle superfici;

E’ obbligatorio mantenere aperte, a meno che le condizioni meteorologiche o altre situazioni di necessità non lo consentano, porte, finestre e vetrate al fine di favorire il ricambio d’aria naturale negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria. 

Personale di servizio

Il personale di servizio a contatto con i clienti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti, prima di ogni servizio al tavolo.

“APERTI PER NON CHIUDERE PIÙ”: FIEPET-CONFESERCENTI PRATO SI MOBILITA PER LA RIAPERTURA TOTALE E DEFINITIVA DEI RISTORANTI E BAR

In concomitanza con il Primo Maggio, Festa internazionale del lavoro
“APERTI PER NON CHIUDERE PIÙ”: FIEPET-CONFESERCENTI PRATO SI MOBILITA PER LA RIAPERTURA TOTALE E DEFINITIVA DEI RISTORANTI E BAR

“Aperti per non chiudere più”. È lo slogan che scandisce la campagna lanciata in concomitanza con il Primo Maggio, festa internazionale del lavoro.

I pubblici esercizi italiani intendono così mobilitare anche l’opinione pubblica sulla necessità di una ripartenza totale e definitiva dell’attività del settore e, più in generale, sulla necessità di una diversa gestione della pandemia, che non passi più dalle chiusure dei locali, ma che vada a colpire il pericolo dei contagi là dove realmente è.

Nelle locandine, affisse in vetrina da migliaia di bar e ristoranti, alcune immagini provocatorie: l’interno di un locale con il servizio al tavolo e assembramenti in spazi pubblici. Poi, la domanda: “Dove ti senti più sicuro?”

“Basta coi distinguo tra fasce di colore o tra servizio all’esterno o all’interno: ormai queste regole nella lotta al Covid stanno sfiorando il ridicolo – dice Fiepet-Confesercenti Prato- lo dimostra il fatto che nei mesi in cui siamo stati chiusi il numero dei contagi è addirittura aumentato. È evidente ormai a tutti, tranne che al Governo, che non è nei nostri locali che circola il virus. Si vada piuttosto a vedere cosa accade nelle case private, negli assembramenti spontanei delle piazze, o all’interno delle grandi aziende, dove quattro milioni di lavoratori ogni giorno condividono il momento della pausa non sempre rispettando le prescrizioni antiCovid”.

“Con le sue disposizioni, ormai da oltre un anno lo Stato italiano ha messo fuori legge i pubblici esercizi, che pure sono gli unici a poter garantire la somministrazione in piena sicurezza, con clienti controllati e controllabili e nel pieno rispetto dei protocolli vigenti. Ma chiudendo noi ha aperto la strada alla rete dell’illegalità fuori da ogni controllo. E gli effetti sono sotto gli occhi di tutti”.

“La categoria è vittima di un accanimento senza senso, che sta esaperando gli operatori – sottolineano da Fiepet – Prendiamo distanza dalle azioni di protesta violente e contro la legge che si sono succedute in queste settimane, ma non dalle ragioni che le hanno ispirate. Per questo motivo, tenendo fede al senso di responsabilità e al principio di muoverci sempre dentro la legalità, continuamo ad aumentare la nostra attività sindacale nei confonti di tutti i decisori istituzionali, a livello territoriale come nazionale, affinchè si facciano carico delle nostre richieste per una riapertura totale e definitiva dei pubblici esercizi, indipendentemente dalle fasce di colore. Puntando anche al superamento del concetto di “coprifuoco” o, in stretto subordine, almeno al suo prolungamento alla mezzanotte. Siamo in buona compagnia nel chiederlo, visto che sia Anci che la Conferenza delle Regioni e Province autonome si sono espresse favorevolmente in questa direzione”.

Per accompagnare il pressing sindacale, arriva quindi la campagna promozionale rivolta ai clienti, che prevede il coinvolgimento di tutte le attività di somministrazione con l’obiettivo di evitare un nuovo lockdown, dimostrando che non sono certo bar e ristoranti i luoghi di maggior diffusione dei contagi.

BAR, RISTORANTI E PALESTRE. BLOCCATI GLI ISA PER L’ANNO D’IMPOSTA 2020

Sono online i modelli definitivi Isa 2021 (periodo d’imposta 2020), con le relative istruzioni

È stato pubblicato sul sito dell’agenzia delle Entrate il provvedimento del 28 gennaio scorso che approva i 175 modelli Isa in vigore per il periodo d’imposta 2020.

Il provvedimento contiene, inoltre, le modalità tecniche per l’acquisizione degli ulteriori dati necessari ai fini dell’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale per il periodo di imposta 2020. Vi è, anche, la parte programma delle elaborazioni degli indici sintetici di affidabilità fiscale applicabili a partire dal periodo d’imposta 2021.

Le tre nuove cause di esclusione

La novità più importante riguarda l’introduzione di tre nuove cause di esclusione previste proprio per far fronte alle casistiche in cui l’emergenza da Covid 19 ha inciso in maniera più profonda. Esse riguardano:

– i contribuenti che hanno subito una diminuzione dei ricavi di almeno il 33 per cento nel periodo d’imposta 2020 rispetto al periodo d’imposta precedente;

– i contribuenti che hanno aperto la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019.

La terza causa di esclusione riguarda invece singoli codici attività specifici per i quali per l’anno d’imposta 2020 non si applicheranno tout court gli Isa.

Si tratta di tutte quelle attività che nel corso del 2020 hanno dovuto sottostare a rigorosi provvedimenti e misure restrittive di sospensione previste dai Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre 2020, per il contenimento dell’emergenza sanitaria. In pratica sono quelle attività che per effetto dei Dpcm sono state soggette, a livello nazionale o regionale/provinciale, a ulteriori sospensioni dell’attività che si sono sommate alle chiusure definitive nei Dpcm del 9 marzo, dell’11 marzo e del 22 marzo 2020. 

L’elenco di queste attività comprende ben 85 codici ATECO fra cui sono comprese, ad esempio palestre, bar, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, il commercio al dettaglio di abbigliamento, di calzature, di confezioni per adulti, etc. Per questi, senza fare altri calcoli, l’esclusione scatta quindi in ragione della sola appartenenza ad un dato codice attività.

Per ulteriori informazioni contattare il nostro ufficio tributario. Tel. 0574 40291