SALDI: PARTENZA POSITIVA E POSSIBILITA’ PER I CONSUMATORI DI FARE OTTIMI AFFARI

L’avvio dei saldi nel territorio della provincia di Prato nel primo weekend di gennaio ha registrato mediamente un buon andamento delle vendite e una generale soddisfazione fra gli imprenditori commerciali e i consumatori.

E’ quanto emerge dall’indagine telefonica svolta dalla Confesercenti di Prato su un campione di imprese commerciali del settore abbigliamento, calzature e accessori di Prato.

l 2/3 degli intervistati si è dichiarato soddisfatto dell’andamento dei primi tre giorni di saldi (accanto al sabato e alla domenica, quest’anno si è avuta anche la giornata festiva dell’Epifania che ha visto tutti i negozi aperti).

Il sabato, primo giorno di saldi, è stato quello che ha fatto registrare il maggior volume di vendite per la quasi totalità  degli intervistati.

Nel complesso, per il 50% delle aziende le vendite hanno registrato lo stesso volume del 2019, per il 22% sono aumentate e per il 28% sono diminuite.

Lo sconto medio praticato è stato del 30%, con un 25% delle imprese che ha applicato sconti superiori a questa percentuale per cercare di smaltire nel minor tempo possibile la merce invernale non venduta, anche a causa di un andamento meteorologico non eccessivamente rigido che ha frenato gli acquisti di prodotti invernali.

Il valore medio dello scontrino è risultato, rispetto allo stesso periodo del 2019, invariato per più del 63% delle imprese, aumentato per l’11% delle imprese e diminuito per il 26% a conferma di una capacità d’acquisto della clientela che è diminuito negli ultimi anni.

“Il dato è particolarmente significativo – afferma Massimo Bettazzi, presidente del settore moda della Confesercenti di Prato – perché, per le imprese del settore, i saldi invernali continuano a rappresentare una percentuale significativa del volume d’affari annuale (pari al 25%) e vengono dopo un 2019 particolarmente complicato e appuntamenti, come il Black Friday, che hanno drenato acquisti, orientandoli spesso su canali alternativi come il web. Questo inizio serve a ridare un po’ di fiducia alle imprese di vicinato, anche se è opportuno ribadire come sia sempre più necessario cercare di regolamentare in modo più preciso il fenomeno delle vendite on-line che, ad oggi, per quanto riguarda i grandi gruppi, sfugge spesso ad ogni regolamentazione amministrativa e fiscale generando una concorrenza poco leale e trasparente”.