Anche i pensionati della Confesercenti di Prato aderiscono alla raccolta firme contro il caro rette delle RSA.
La FIPAC- Prato (il sindacato dei pensionati della Confesercenti di Prato) aderisce alla raccolta firme promossa dai sindacati confederali contro il caro rette delle RSA e per sollecitare interventi a favore della non autosufficienza.

In Italia attualmente ci sono oltre 3 milioni di anziani non autosufficienti – dice Andrea Landi Presidente Provinciale Fipac Prato. Quello dell’assistenza, dunque, è un problema centrale per molte famiglie italiane e pratesi , che non possono essere lasciate sole ad affrontare tale emergenza.

La situazione che stiamo vivendo ormai da tempo e che vede un costante incremento dei costi di varia natura che devono sopportare i pensionati e le loro famiglie in particolare, impone – precisa Landi- un’attenta riflessione alle istituzioni toscane e pratesi. Se si considera che l’età anagrafica si allunga e che ci sono sempre più malattie che incidono sulla capacità di poter badare a sé stessi ci si rende conto che l’autosufficienza deve essere una voce certa nella contabilità pubblica del Paese.

“Servono insomma – conclude Andrea Landi – maggiore attenzione ad ogni livello per i nostri anziani e l’intero mondo della non autosufficienza, perché non si crei quell’emarginazione anche di chi per motivi vari e gravi non può più uscire dalla propria abitazione e soffre fisicamente e moralmente, come oltre un certo limite le famiglie non possono sopportare i costi delle strutture. Negli ultimi anni stiamo assistendo al continuo aumento delle persone costrette ad affidarsi a servizi sanitari privati, fenomeno che sta creando una “disuguaglianza sanitaria” che favorisce le famiglie più abbienti, a scapito di quelle più povere. Noi non lo possiamo accettare perché il diritto alla salute è uno dei pilastri fondamentali del nostro Paese”.

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