Lizzo Sandro che gestisce la storica tabaccheria, da sempre associata alla Confesercenti, a Galciana in Via Ciulli, è il nuovo Presidente di Assotabaccai Confesercenti Prato.


«Un giorno importante – è stato il commento di Stefano Bonfanti Presidente provinciale di Confesercenti Prato– perché rafforziamo ed innoviamo il sindacato tabaccai Confesercenti, rispondendo ad una esigenza manifestata dagli operatori sempre più alla ricerca di una assistenza e soprattutto di una tutela sindacale. Sandro Lizzo sarà sicuramente un Presidente in grado di garantire la categoria e di essere interlocutrice importante nei confronti delle amministrazioni pubbliche».


«Ringrazio i colleghi per la fiducia accordatami, – sono state le prime parole del neopresidente Lizzo – fiducia che vorrei ripagare con l’impegno che metterò in questa nuova e gratificante avventura».
Gli operatori Assotabaccai Confesercenti della provincia di Prato che hanno partecipato all’Assemblea hanno discusso oltre che su i problemi della sicurezza, tema che è sempre ai primi posti nella riflessione di questi imprenditori, soprattutto dell’ aumento dei costi derivanti dall’introduzione dell’obbligo della moneta elettronica per i rivenditori dei generi di monopolio, in considerazione dell’esigua marginalità di cui vivono queste imprese.


Secondo il neo presidente Lizzo , «la convinzione dei nostri soci è quella che una norma che ha delle finalità condivisibili non deve però tradursi in un onere insostenibile per delle piccole imprese familiari come le nostre».
Per Lizzo «occorre riflettere con grande attenzione, perché la sacrosanta e condivisibile volontà di colpire chi non rispetta le leggi non può mettere a rischio una capillare rete che garantisce a tutta la cittadinanza prima di tutto un servizio, a partire dalla vendita dei valori bollati. L’obiettivo primario deve essere quello di creare le condizioni affinché i costi di gestione delle transazioni effettuate utilizzando la moneta elettronica siano ridotti il più possibile. C’è da parte di Confesercenti Prato la consapevolezza che trovare un punto di equilibrio su questa tema non sarà facile, ma non per questo si deve rinunciare a fare tutto ciò che è nelle possibilità dei soggetti coinvolti, a partire dal Governo».


«In subordine – conclude Lizzo – si chiede che i prodotti sottoposti a regime di monopolio o in concessione, come tabacchi, valori bollati e giochi, ricariche telefoniche e altri servizi, siano esclusi dall’obbligo di pagamento con moneta elettronica, perché non si può pretendere di costringere i piccoli imprenditori a sostenere oneri a volte anche più alti dello stesso margine di guadagno».