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FAIB: LA TRASFORMAZIONE DEL SETTORE CARBURANTI SIA CONCERTATA E GUIDATA

IMPIANTOB

L’ultimo biennio ha sancito una radicale trasformazione delle gestioni della rete distribuzione carburanti, riducendo in maniera importante il numero dei gestori tradizionali.

La liberalizzazione dei meccanismi “fai da te” ha aperto le porte a scelte delle compagnie petrolifere che sempre più fanno leva sull’automazione del servizio, e che di fatto hanno trasformato la figura di chi ancora stando sul piazzale è diventato un mero controllore dell’impianto. Comunque, c’è ancora un 20 – 25% di gestori tradizionali che ogni giorno sono alle prese con i problemi di sempre; margini risicati, contratti che le compagnie non vogliono rinnovare, tanto per citarne due degni di rilievo, e nonostante il sindacato lotti ai tavoli ogni giorno la politica latita e non fa la sua parte per aiutare le parti a trovare un nuovo equilibrio.

Purtroppo, il sistema ha perso da troppo tempo equità nella distribuzione degli introiti derivanti dalla filiera carburanti e chi ne risente inevitabilmente è l’ultimo anello della catena ovvero il gestore.

E non dimentichiamo che il gestore tradizionale, ancora oggi, svolge un servizio di pubblica utilità; e poi altra sfida sindacale è trovare forme di tutela per i così detti nuovi controllori degli impianti.

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