alfredodolfiCOMUNICATO STAMPA

La riflessione di Alfredo Dolfi, presidente commercianti centro storico di Confesercenti Prato

Via del Serraglio, bene il tentativo di riaprire attività nei fondi vuoti

Il Comune di Prato si proponga alla Regione Toscana come città in cui sperimentare un progetto pilota per il rilancio del commercio no-food nei centri storici

“Il progetto di riaprire attività nei fondi vuoti di via del Serraglio è una buona cosa. Gli innumerevoli fondi vuoti di per sé abbassano notevolmente l’attrattiva commerciale della strada e aumentano la percezione di insicurezza e di degrado”.

Cosi Alfredo Dolfi, presidente dei commercianti del centro storico di Confesercenti, commenta Il progetto dell’Amministrazione Comunale. “L’assessore Toccafondi – continua Dolfi – ha come obbiettivo il rilancio commerciale della strada e per questo il progetto va sostenuto ed incoraggiato. Certo vedremo come nel concreto si realizzerà, quanti proprietari dei fondi aderiranno, che tipo di imprese ne trarranno beneficio, quali merceologie si insedieranno, quali vincoli conterrà il bando di assegnazione e soprattutto che cosa accadrà dopo i primi tre mesi, ovvero quando scadranno tutte le agevolazioni. Un’iniziativa spot o aperture temporanee non aiuteranno infatti a risolvere il problema del rilancio della strada se non seguirà un progetto ben definito e condiviso fra l’Amministrazione Comunale e le categorie economiche”.

E Alfredo Dolfi cosi sottolinea che “Confesercenti si aspetta che il bando comunale sia rivolto ad imprese commerciali che si integrano e non si sovrappongono al tessuto commerciale esistente. L’associazione auspica inoltre che si sburocratizzino il più possibile le procedure amministrative e che nei mesi di sperimentazione, via del Serraglio ospiti numerose iniziative e manifestazioni promosse e patrocinate dall’Amministrazione Comunale, che magari attualmente hanno luogo altrove”.

Conclude il presidente: “Se questa iniziativa darà i risultati che ci aspettiamo potrà essere replicata anche in altre strade che soffrono degli stessi problemi di via del Serraglio. Noi lavoreremo per questo. A Prato, come in tanti altri centri storici della nostra regione, i negozi no-food sono quelli più in difficoltà. Sopravvivono piuttosto che vivere. Prato, con questo progetto, può rappresentare un esempio da seguire. Pertanto chiediamo che il Comune si proponga alla Regione come la città in cui sperimentare un progetto-pilota, finanziato dalla Regione Toscana, per il rilancio del commercio no-food nei centri storici”.