La conferenza di Philippe Daverio che si è tenuta a Prato nei giorni scorsi è stata un’importante occasione di riflessione sulle potenzialità e sulle opportunità del territorio pratese in campo culturale e turistico. Gli approfondimenti e i suggerimenti forniti dal noto critico d’arte riguardo alle eccellenze artistiche del nostro territorio come il Palazzo Pretorio, il Lippi, la Sacra Cintola (e anche a Gonfienti) costituiscono degli spunti di notevole rilievo sia per la “fonte” che gli ha prodotti sia perché provengono da una “autorità” che ci vede con occhi esterni non contaminati dai frequenti (e spesso inconcludenti) dibattiti che si sono sviluppati in città sui problemi che ci affliggono come l’immigrazione, la crisi economica, la sicurezza. Ripartire dall’arte e dalla cultura può essere un nuovo modo per parlare di Prato e per (ri)creare un’identità cittadina intorno a “nuovi” simboli che siano in grado di dare una immagine nuova di se stessa all’esterno. Adesso spetta all’Amministrazione Comunale lavorare su un piano strategico complessivo che faccia propri i “suggerimenti” di Daverio e investa risorse e tempo per valorizzare le “nuove” eccellenze artistiche e culturali di Prato. Confesercenti Prato è fermamente convinta che un rilancio della città passi anche e soprattutto attraverso un rilancio culturale e artistico dei propri “tesori”, con una politica che abbia una visione strategica e di ampio respiro su questi temi. Siamo certi che ad investimenti in cultura seguiranno anche ritorni economici per le nostre aziende del commercio e del turismo. Se l’Amministrazione Comunale riuscirà a farsi carico di un tale compito, allora gli ottomila euro di cachet per Philippe Daverio potranno essere considerati un “buon investimento”…

                                                                       Mauro Lassi Presidente Confesercenti Prato