giornaliCon l’obiettivo di sostenere il settore della vendita al dettaglio di giornali e periodi, la Legge di bilancio per il 2019 ha introdotto una nuova fattispecie di credito d’imposta. In particolare, destinatari dell’agevolazione sono gli esercenti delle attività commerciali che operano esclusivamente nel settore della vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici. Per espressa previsione normativa, il bonus ha una durata temporalmente circoscritta: il tax credit, infatti, è riconosciuto per il 2019 e il 2020.

Ai fini della sua concreta determinazione, il credito d’imposta, stabilito nella misura massima di 2.000 euro, deve essere parametrato agli importi che gli esercenti interessati pagano a titolo di Imu, Tasi, Cosap e Tari con riferimento ai locali dove si svolge l’attività di vendita di giornali, riviste e periodici al dettaglio, nonché alle eventuali spese di locazione sostenute o ad altre spese che saranno individuate con un successivo decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, anche in relazione all’assenza di punti vendita della stampa nel territorio comunale.

Sotto il profilo soggettivo, è previsto, inoltre, che il credito d’imposta si estenda anche agli esercenti attività commerciali non esclusivi a condizione, però, che la stessa attività commerciale rappresenti l’unico punto vendita al dettaglio di giornali, riviste e periodici nell’ambito del comune di riferimento.

Il credito d’imposta deve essere utilizzato esclusivamente in compensazione, utilizzando il modello di versamento F24.