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I nuovi ISA arrivano là dove gli studi di settore non sono mai arrivati

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Il diverso metodo di costruzione degli ISA rispetto agli studi di settore ne permette l’utilizzo anche per finalità di economia aziendale. I nuovi indici, costruiti sulla base dei Modelli Organizzativi di Business – MOB, consentono di analizzare la situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell’impresa rispetto al settore e ai valori medi delle imprese appartenenti al medesimo MOB. Cosa che era impossibile fare con gli studi di settore. La valutazione sulla coerenza dei dati dichiarati dall’impresa, oltre a certificarne la fedeltà fiscale, consente di esprimere un giudizio sull’azione imprenditoriale. Giudizio che l’imprenditore può utilizzare per migliorare l’attività d’impresa, nonché per chiedere e ottenere le migliori condizioni per finanziamenti bancari.

Lo scorso 22 giugno 2017 è stata avviata ufficialmente l’attività che porterà per il 2017 all’abrogazione di 70 studi di settore e alla nascita di altrettanti indicatori di affidabilità (ISA). I nuovi ISA abbracceranno una platea di 290 attività economiche, di cui 133 appartenenti al settore dei servizi, 54 al settore della manifatture, 13 al mondo delle professioni e 90 al settore del commercio.
Tutte le imprese che rientrano in queste attività, pertanto, già dal prossimo anno non si dovranno più confrontare con gli studi di settore, ma con il nuovo meccanismo premiale. Gli ISA non assegneranno più un valore dei ricavi di congruità puntuale a cui uniformarsi, bensì restituiranno all’impresa un indice di “affidabilità/compliance” in una scala che andrà da 1 a 10, costruito sulla base della media aritmetica di diversi indicatori elementari tesi a disegnare il grado di affidabilità dei dati dichiarati dall’impresa.
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