cedolare-secca-compressorSi avvicina il debutto ufficiale della nuova cedolare secca sugli affitti brevi: dopo la moratoria di 60 giorni in ottemperanza ai principi dello Statuto del contribuente, la ritenuta del 21% dovrà essere versata per la prima volta, da molti operatori del settore e gestori di portali online, entro il 16 ottobre 2017. Le modalità operative a cui far riferimento sono quelle definite dall’Agenzia delle Entrate con il provvedimento 12 luglio 2017. Per assicurare la corretta applicazione della norma, individuare modalità applicative semplici e facilitare gli adempimenti per la trasmissione telematica dei dati dei contratti all’Agenzia delle Entrate, il MEF ha avviato un tavolo di confronto con l’Agenzia e i rappresentanti dei maggiori operatori del settore.

La cedolare del 21% sugli affitti brevi (cedolare Airbnb), dopo una partenza stentata, si avvicina al suo debutto ufficiale. Infatti, anche se già in vigore (l’obbligo è scattato a partire dal 1° giugno 2017 con primo versamento il 16 luglio), la norma è stata osteggiata dagli operatori (tra cui ci sono anche soggetti che gestiscono grossi portali on line) i quali si sono dichiarati impreparati a gestire in tempi così brevi i nuovi adempimenti.
Pertanto, ci si è appellati ai principi contenuti nello Statuto del contribuente (in base all’art. 3, comma 2, non è possibile richiedere adempimenti a carico dei contribuenti prima del decorso di 60 giorni dalla sua entrata in vigore), chiedendo di fatto un posticipo.

Ci sono stati alcuni incontri tra i rappresentanti dei soggetti interessati e l’Amministrazione Finanziaria e, anche se nel frattempo era già tutto pronto (il provvedimento con le modalità operative è stato emanato il 12 luglio), è stata concessa una sorta di “proroga tacita” sino al 12 settembre in ossequio allo Statuto.