immobiliare

La forza della Consulta Nazionale dell’Intermediazione (FIMAA – FIAIP – ANAMA), ha prodotto un importante risultato a favore della categoria e degli agenti immobiliari abilitati.

Chiunque svolga abusivamente la mediazione immobiliare, sarà punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, e l’aggiunta di una multa da 10 a 50 mila euro.

Questo inasprimento è stato voluto dalle tre Associazioni di categoria, FIMAA, FIAIP e ANAMA, soprattutto per disincentivare l’esercizio abusivo della professione di agente immobiliare.

In effetti, la categoria cerca di guadagnare posizioni nel campo della reputazione professionale, che il più delle volte è minata proprio da coloro che si propongono sul mercato come Mediatori, senza averne i titoli.

La nuova Legge di riferimento è l’articolo 12 della n. dell’11 gennaio 2018, che è entrata in vigore il 15 febbraio prossimo.

La norma modifica il regime sanzionatorio per gli agenti “abusivi” facendo scattare il regime penale (previsto dall’articolo 348 del Codice Penale), a partire dalla seconda infrazione per esercizio abusivo della professione, e non alla terza volta com’era previsto originariamente, dall’art. 8, secondo comma,  della Legge 3 febbraio 1989, n. 39, che stabiliva: “siano incorsi per tre volte”, nell’attività abusiva.

La categoria ha quindi vinto a metà, visto che la Consulta aveva richiesto, che la sanzione scattasse immediatamente, e non necessariamente alla seconda infrazione. Anche se avendo ottenuto l’inasprimento sul versante “economico”, si rende più forte l’azione nei confronti dell’abusivo, vista la sospensione condizionale della pena per  la reclusione.

Si sottolinea inoltre, che è prevista la confisca dei beni dell’abusivo, con particolare riferimento dei luoghi dove svolge l’attività abusiva “che servirono o furono destinati a commettere il reato”.